Tomás De los Reyes Martínez è nato a San Juan del Puerto (Huelva) in Andalusia il 5 agosto 1954 da Antonio e Josefa Martínez, entrambi gitani del piccolo centro portuale. La cultura gitana segna l’infanzia e l’adolescenza di Tomás, la sua formazione culturale si tinge di emarginazione, ribellione e codici comunitari propri. Quand’egli aveva 3 anni suo padre, bailaor de flamenco, baratta il suo cavallo in una taverna per una chitarra, sperando che qualcuno dei figli avrebbe accompagnato le sue danze. A 9 anni, dopo la tragica morte di suo padre, Tomás, i suoi due fratelli e la sorella devono arrangiarsi in mille modi per tirare avanti la famiglia. Egli inizia in modo autodidatta a suonare la chitarra, a 10 anni riceve lezioni da alcuni maestri del paese. A 12 anni accompagna con la chitarra el cante ne’ las peñas; a 14 anni partecipa al “Festival dei Pirenei di S. Marie De Oloron” (Francia), ma solo a 17 anni può accedere all’accompagnamento dei bailaores e a girovagare nelle varie comunità gitane, così da affermarsi come guitarista y cantaor de flamenco prima in Andalusia e poi a Barcelona, dove risiede un anno studiando e suonando nei tablaos della città. A 20 anni lascia la Spagna per cercar fortuna in Svizzera, Germania, Francia, Austria e Italia e si esibisce sui palchi di numerosi auditoria e teatri, riscuotendo consensi di pubblico e di critica ovunque. Ha dedicato numerosi recitals alle canzoni popolari di Federico García Lorca, ha condotto corsi di chitarra flamenca a Roma, Milano, Firenze e Zurigo ed è stato ospite in una serie di conferenze intitolata Pequeña gran historia del flamenco condotte dal flamencologo Félix Grande presso alcune università svizzere. Ha partecipato a programmi televisivi nazionali ed a numerosi folk festivals come esponente di spicco della cultura flamenca. Risiede da alcuni anni in Toscana, dove ha famiglia ed alterna l’attività artistica a quella didattica. Questo è finalmente il suo primo compact disc nel quale De los Reyes riversa il complesso patrimonio tradizionale della sua terra interpretato con personale estro creativo.