Alan Stivell è da sempre esploratore di suoni, e soltanto una lettura superficiale della sua opera può indurre a considerarlo un tradizionalista riconvertito per necessità di sopravvivenza artistica. Sulle orme del padre Jord, Alan ha riportato in vita l’arpa bretone sperimentandone prototipi ed elaborando nuove partiture, per poi rinnovare la musica bretone e procedere alle commistioni forse ineguagliate di Symphonie Celtique (1980), quando il marchio world music ancora non esisteva. Non sorprende dunque ascoltare, nell’album numero 22, l’incrocio della sua calda voce dalle tinte blues, rock e hip-hop con arpe, cornamuse, loop e campionamenti, che creano un tessuto sonoro di matrice urbana. Il risultato è una ‘celtitudine’ in divenire, segno di una cultura bretone che comunica, senza rinchiudersi nell’estetica dei pittoreschi paesaggi marinari e dell’entroterra, in un viaggio che si lascia possedere da mondi sonori anche lontanissimi da Breizh.
CIRO DE ROSA
(da World Music Magazine 79)