HORSLIPS
Happy To Meet, Sorry To Part
MOOCCD 003
World Music
5391513560934
Horslips Records
Irlanda
Un viaggio straordinario attraverso i suoni del folk-rock irlandese. La traccia di apertura del primo album del gruppo, fra cornamuse, fisarmonica e percussioni, potrebbe essere confuso con un brano dei Chieftains, ma questo solo fino a quando l'energia elettrica del gruppo non esplode in "Hall of Mirrors". Il resto è rock melodico con richiami al folk che ricordano un po’ i primi Genesis. John Fean suona la chitarra elettrica con lo stesso spirito con cui suonerebbe delle melodie popolari (The Clergy's Lamentation) mentre il gruppo asseconda il brano gaelico "An Ban Bratach" con una specie di danza strumentale. "Bon Istgh Ol Ag" è probabilmente il miglior brano dell'album mentre "Hall of Mirrors" e "Furniture" sono tracce memorabili che rimandano allo Steve Howe dei primi album con gli Yes. E proprio quando si pensa di aver loro attribuito indelebilmente l’etichetta di gruppo folk-rock progressive, gli Horslips ci stupiscono ancora con brani squisitamente languidi, quasi impressionisti come "The Shamrock Shore" e "Dance for Yer Daddy," che rimanda ai Chieftains soprattutto nella parte vocale, prima che la chitarra elettrica di Fean entri prepotentemente in scena. L’assolo di Fean sul tema "The Musical Priest" vale da solo il prezzo dell'album.
Remastered + 30 min. bonus tracks
Un viaggio straordinario attraverso i suoni del folk-rock irlandese. La traccia di apertura del primo album del gruppo, fra cornamuse, fisarmonica e percussioni, potrebbe essere confuso con un brano dei Chieftains, ma questo solo fino a quando l'energia elettrica del gruppo non esplode in "Hall of Mirrors". Il resto è rock melodico con richiami al folk che ricordano un po’ i primi Genesis. John Fean suona la chitarra elettrica con lo stesso spirito con cui suonerebbe delle melodie popolari (The Clergy's Lamentation) mentre il gruppo asseconda il brano gaelico "An Ban Bratach" con una specie di danza strumentale. "Bon Istgh Ol Ag" è probabilmente il miglior brano dell'album mentre "Hall of Mirrors" e "Furniture" sono tracce memorabili che rimandano allo Steve Howe dei primi album con gli Yes. E proprio quando si pensa di aver loro attribuito indelebilmente l’etichetta di gruppo folk-rock progressive, gli Horslips ci stupiscono ancora con brani squisitamente languidi, quasi impressionisti come "The Shamrock Shore" e "Dance for Yer Daddy," che rimanda ai Chieftains soprattutto nella parte vocale, prima che la chitarra elettrica di Fean entri prepotentemente in scena. L’assolo di Fean sul tema "The Musical Priest" vale da solo il prezzo dell'album.