Nuovo capitolo dell’esplorazione delle sonorità e tradizionali del Medio oriente che Felmay ha intrapreso da alcuni anni con le pubblicazioni di titoli turchi, azerbaijani e della tradizione ottomana. Questa volta la carovana arriva in Iran. La musica contenuta in questo CD rappresenta una piccolissima e specifica parte del repertorio persiano chiamato “classico”, in particolare il repertorio del cosiddetto Bayat Esfahan.
Nuovo capitolo dell’esplorazione delle sonorità e tradizionali del Medio oriente che Felmay ha intrapreso da alcuni anni con le pubblicazioni di titoli turchi, azerbaijani e della tradizione ottomana. Questa volta la carovana arriva in Iran. La musica contenuta in questo CD rappresenta una piccolissima e specifica parte del repertorio persiano chiamato “classico”, in particolare il repertorio del cosiddetto Bayat Esfahan.
La musica classica persiana con gran parte delle musiche tradizionali è trasmessa oralmente, dal padre al figlio, dal maestro all’allievo. Il repertorio che rappresenta nel suo insieme l’identità della musica classica persiana, sia nella didattica, sia nell’apprendimento, sia nell’esecuzione è detto Radif (ordine). Possiamo immaginare il Radif come il contenitore del sistema musicale della musica classica persiana e il corpus principale delle melodie antiche, dove convivono e interagiscono 12 sistemi modali ovvero 7 e 5 Avaz. Ogni Dastgah e ogni Avaz rappresenta lo sviluppo di una sequenza modale caratteristica mediante la concatenazione di svariati Gushe (parte) ovvero formule melodiche con metrica libera o regolare. A differenza delle composizioni occidentali dove la scrittura tende a soffocare la creatività del musicista, nelle composizioni dei maestri persiani, la libertà di interpretazione è possibile e anche apprezzata come si può apprezzare in questo CD.
FARAZ ENTESSARI nasce nel 1983 a Tabriz, in Iran. Inizia a studiare musica persiana nella sua città all’età di 14 anni, dal 2000 approfondisce lo studio del suo strumento, il Tar, col maestro Dariush Pirniakan, da lui studia il repertorio di Mirza Hossein Qoli (1854-1916) e il repertorio idiomatico e lo stile di Ali Akbar Shahnazi (1897-1985). Laureato in musica persiana a Teheran prosegue gli studi musicali al DAMS di Bologna. Svolge intensa attività concertistica rappresentando uno dei più importanti interpreti dello stile musicale persiano antico. FABIO TRICOMI, nato a Catania nel 1966, musicista ed etnomusicologo, dal 1983 si dedica alla ricerca e alla documentazione degli aspetti musicali legati alla tradizione siciliana. L’esperienza diretta con i musicisti tradizionali dell’area mediorientale e persiana lo porta ad approfondire la conoscenza e lo studio delle tecniche e degli stili esecutivi di vari strumenti, in particolare segue il suo maestro Djamchid Chemirani nello studio del tombak. Ha all’attivo la pubblicazione di vari scritti sulla musica di tradizione orale, sulla musica medievale e CD di registrazioni sul campo.