AAVV
PROTECTION Himalayan Buddhist Mantras
Fy 3021
World Music
88501630212 2
Felmay Records
In questo progetto discografico, (per la prima volta quasi esclusivamente strumentale) la BANDA OSIRIS affronta il linguaggio prettamente Bandistico tradizional-popolare italiano che ha influenzato molta della musica del nostro Paese (da Nino Rota in giù o in su se preferite).
Un linguaggio sul quale i membri stessi della banda si sono formati e che hanno cercato di modernizzare e attualizzare trasformandolo in una sorta di colonna sonora. La narrazione di un ideale racconto immaginario, suscettibile di libere associazioni a immagini e scene per uno spettacolo o per un film.
Non poteva mancare, nella realizzazione di questo fatidico album, lo storico brano della banda Caterpillar, sigla dell’omonima trasmissione radiofonica, dove già nel 1998 venivano mischiati riff techno, musica bandistica, assoli mediterraneo balcanici e disco music. Si aggiungono poi una versione totalmente reinventata di Bella Ciao, (Oggi un giorno del ’44) un altro brano strumentale, quasi un sirtaki, e due canzoni, una ambientalista un po’ satirica (Acquedotto Oleodotto) e un’altra (Noi siamo le canzoni) che racconta le vicissitudini delle canzoni di serie B, quelle sempre scartate, accantonate, in altre parole un canto di rivendicazione!
Il tutto condito con lo spirito sempre brillante di questo inossidabile quartetto che celebra con Funfara i quasi quarant’anni di attività.
La BANDA OSIRIS è un gruppo nato nel 1980 che privilegia la teatralità della musica, soprattutto mischiandola con la comicità, e la cui maggiore forza è data proprio dal momento live. Per questo le registrazioni dei loro lavori si possono contare sulle dita di una mano. In questo disco sono state raccolte composizioni originali registrate assieme alla banda di Filiano (Basilicata) dove il connubio fra le sonorità corrisponde molto al loro spirito: un suono popolare, onesto, grezzo e potente ma al tempo stesso melodico e lirico. Con la Banda di Cavenago e Agrate in Brianza, dalla parte opposta dell’Italia, hanno infine registrato la parte più “canora” del repertorio.
L’ambiziosa idea che ha guidato la concezione di questo lavoro è stata quella di creare un nuovo repertorio o meglio, un nuovo modo di considerare il repertorio “da banda”, una tradizione tutta italiana, innestandola su una modalità di scrittura più moderna e attuale.