Il piccolo borgo di Santa Vittoria (RE) è depositario di un fenomeno musicale unico nel suo genere : dai primi dell’800 si diffondono nelle campagne emiliane nuovi balli come il valzer, la mazurca e la polca e qui si innestano sul tronco di una cultura arcaica e contadina, prendendo vita con piccoli gruppi di strumenti ad arco. In breve Santa Vittoria diventa Il Paese dei Cento Violini. I Violini di Santa Vittoria sono gli unici rappresentanti di questa memoria musicale che, tramandata da generazioni, oggi ricomincia una nuova vita con ancora più forza di prima.
Nei primi decenni dell'Ottocento si diffondono nelle campagne emiliane nuovi balli di origine popolare. Sono il valzer, la mazurca, la polca. Musiche che arrivano da lontano e che subito si diffondono innestando le loro melodie, i ritmi, e soprattutto un nuovo modo di fare musica, sul tronco di una cultura arcaica e contadina. Nasce il liscio e a Santa Vittoria (RE) questa nuova tradizione musicale prende la forma di un fenomeno unico nel suo genere. Si suona con gli strumenti ad arco, in piccoli gruppi orchestrali di cinque elementi che prendono vita quasi in ogni famiglia. A fine Ottocento questo piccolo borgo assume i contorni della leggenda, diventando nell’immaginazione degli uomini della bassa Il Paese dei Cento Violini. I Violini di Santa Vittoria sono gli unici rappresentanti di questa memoria musicale. Nascono nel 2001, come parte di un più ampio progetto di recupero storico del ballo liscio reggiano.
Perché Denominazione d'Origine Popolare? Prima di tutto perché questo disco è l’opera di un gruppo di musicisti accademici che affermano con orgoglio la loro scelta popolare. In secondo luogo, perché i brani presentati sono intimamente legati al territorio e alla sua identità. Le musiche dei Bagnoli e dei Carpi svelano indirettamente la vita terribile dei braccianti reggiani. Quella condizione sociale disperata che ha imposto alle donne e agli uomini di Santa Vittoria una via d’uscita rivoluzionaria e gentile al tempo stesso. Le narrazioni a corredo delle musiche snodano la trama di questa vicenda, in una sorta di omaggio ai filòs di stalla. Ed infine, l'ultima ragione è anche la più importante, l’alfa e l’omega del progetto. Denominazione d'Origine Popolare è un disco interamente finanziato dal popolo, cioè dal pubblico. Persone in carne, ossa, e sentimenti, che hanno voluto testimoniare attraverso piccoli - grandi gesti di generosità un affetto e una stima non dovuti. Adesso, mentre un nuovo inizio si profila all’orizzonte, possiamo dirlo con ancora più forza di prima: la storia dei musicisti braccianti di Santa Vittoria è appena ricominciata.