BELLANÖVA
Bellanöva
fy 8274
World Music
885016827427
Felmay Records
Italia
Nella zona appenninica detta delle “Quattro Province” (AL,GE,PV,PC) è viva una secolare tradizione di balli, canzoni e feste rituali animati dalla coppia piffero (oboe popolare) e fisarmonica. Bellanöva ( la Bella Notizia) è il risultato dell’incontro tra la coppia Valla/Scurati e due interpreti di formazione classica, il violoncellista Nicola Segatta ed il violinista e compositore Marcello Fera. Le due coppie di strumenti ad ancia e ad arco si sono fuse in un’unica formazione la cui ricerca riguarda il confronto vivo e stimolante tra il dettato della tradizione e l’inventiva individuale.
La bella notizia (Bellanöva) è che la musica possa essere declinata in mille modi diversi, quanti sono gli uomini e le comunità umane che la esprimono.
Nella zona appenninica detta delle „Quattro Province“, dove si incrociano le province di Alessandria, Genova, Pavia e Piacenza, è viva ed ancora popolarissima una secolare tradizione di balli, canzoni, feste rituali e riti calendariali. Ad animare questo straordinario corpus musicale è la coppia piffero (oboe popolare) e fisarmonica. Stefano Valla e Daniele Scurati sono tra gli interpreti più qualificati e celebri di questo repertorio.
Bellanöva (letteralmente Bella Notizia) è il risultato dell’incontro tra il duo Valla/Scurati e due interpreti di formazione classica, il violoncellista Nicola Segatta ed il violinista e compositore Marcello Fera. Quest’ultimo ha rivestito il repertorio tradizionale con nuove voci destinate agli archi che lo avvolgono e lo intersecano come se si trattasse della trama di un tessuto, e lo proiettano in una nuova dimensione espressiva e comunicativa. Così è avvenuto che le due coppie di strumenti ad ancia e ad arco si siano fuse in un’unica formazione musicale la cui ricerca riguarda il confronto vivo e stimolante tra il dettato della tradizione e l’inventiva individuale.
La bella notizia (Bellanöva) è che la musica possa essere declinata in mille modi diversi, quanti sono gli uomini e le comunità umane che la esprimono.
L'incontro con la musica del duo Valla – Scurati, con il patrimonio musicale a cui appartiene, ha significato per me una scoperta entusiasmante, addirittura un'epifania.
Il timbro del piffero rivela, all'orecchio che se ne faccia conquistare, la vastità di un continente sonoro a sé stante. Il fascino di questo suono è moltiplicato dalla varietà delle pronunce con cui viene declinato, in un repertorio che ha il suo cuore in brani dal carattere arcaico, così originali da costituire un'imparagonabile esperienza d'ascolto. Stupisce, in coppia con la fisarmonica, l'innesto tra due strumenti dall'intonazione apparentemente inconciliabile che invece trovano nella prassi un imprevedibile e seducente punto d'equilibrio. Tutto avviene tra una potente energia selvatica, e la più toccante malinconia, in questo tesoro musicale vivente nell'Appennino tra la Liguria e il Po. All'impressione fortissima del primo ascolto, avvenuto senza avere informazioni su quanto stavo udendo, è seguita la ricerca e quindi il cammino che porta fino a qui. L'impulso a voler far proprio ciò che si ama è normale, rende cannibale la madre o l'amante in metafore e gesti. Così capita anche ai compositori ed è da questo genere amoroso di desiderio che è nata la volontà di intromettermi, di metter mano e pensiero su qualcosa di già perfettamente autonomo. A ciò ha corrisposto un altro desiderio da parte di Stefano e Daniele, quello di aprire nuove vie per questa musica, la loro. Stefano e Daniele sono questa musica, la musica cosiddetta „delle Quattro Province“. Lo sono in senso stretto perché questo repertorio vive direttamente nella carne di chi lo ha appreso e lo trasmette oralmente. Ho inizialmente affidato al violino e al violoncello il compito di dar voce a quanto scrivevo per apporlo al repertorio del duo. I due archi sono i rappresentanti dell'esperienza da cui provengo io, le corde vocali da cui scaturisce il dialogo tra la mia scrittura e la musica impressa nella memoria dei due suonatori.
La nettezza dell'approccio iniziale si è poi stemperata attraverso un processo articolato di cui sono protagoniste le relazioni umane e le esperienze condivise lungo un considerevole arco di tempo. Anche la scelta operata all'origine, di fondere nel nome unico di una formazione musicale le individualità che la compongono, ha segnato un cammino di confronto e mediazione tra istanze diverse che ci ha coinvolto tutti - e qui va citato anche l'apporto di Nicola Segatta - su un terreno di libertà e fiducia reciproche. La varietà dei tipi di intervento con cui ho operato nei brani presenti in questo CD è frutto di questo processo; si va dalla scrittura nuova, estranea e dialogante con le parti lasciate intatte di piffero e fisarmonica, a una riscrittura completa dei brani, fatta salva la sola parte del piffero o della voce, così come in altri casi a un intervento quasi mimetico, di arrangiatore.
Marcello Fera
BELLANÖVA dal Felmay Shop
1. Alessandrina in re 3.26
2. Levar di tavola 7.37
3. Angiolina 4.13
4. Occhi neri 1.08
5. Mazurca di Borgofornari / Mazurca D’Doro 5.39
6. Alessandrina in la 2.59
7. Valzer dei disertori 4.37
8. La neve va con il sole 2.19
9. Marcellina (pianta verdolina) 3.15
10. Piana bella 3.20
11. Bella nova 5.49
12. Polca di Ernesto 4.14
Marcello Fera - violino, voce
Daniele Scurati - fisarmonica, voce
Nicola Segatta - violoncello, voce
Stefano Valla - piffero, voce