CABIT
Serenin
From the BLACK SEA to the LIGURIAN SEA
fy 8275
World Music
885016827526
Felmay Records
CABIT è un duo che ha sempre posto l’attenzione sulle tradizioni della natìa Liguria. Il nuovo album “Serenin” invece getta un ponte musicale tra Liguria e Turchia. Storicamente i legami commerciali e culturali tra le due aree durano da oltre 800 anni, senza contare le affinità tra gli strumenti musicali tradizionali. In questa lunga storia di contatti le contaminazioni sono la naturale conseguenza. Per questo album è stato creato un ensemble misto di musicisti liguri e turchi che ha abilmente mescolato i rispettivi repertori tradizionali, rielaborando un nuovo linguaggio inedito di contaminazione tra i linguaggi musicali di entrambe le appartenenze.
“Serenin” nasce da un progetto di CABIT, il duo musicale formato da Davide Baglietto (esperto di cornamuse europee) e Edmondo Romano (compositore e polifiatista). Il duo ha sempre posto particolare attenzione alle tradizioni della Liguria, la loro terra, come ben documentato nel loro precedente lavoro sulle musiche natalizie “Unico Figlio”. Questo nuovo lavoro invece getta un ponte musicale tra Liguria e Turchia. Molte sono le ragioni di questa inedita scelta : i contatti, i legami, gli scambi commerciali e culturali che sono avvenuti storicamente tra i due popoli; la colonizzazione di Genova di gran parte del mar Nero fino a Rize e Trebisonda; da oltre 800 anni vi sono scambi frequenti tra queste zone e le contaminazioni ne sono la normale e naturale conseguenza.
Ci sono anche importanti elementi musicali ed organologici che uniscono le due culture: la cornamusa è chiamata tulum in Turchia e piva in Liguria; l’oboe popolare è la zurna in Turchia e piffero sugli appennini liguri; il duduk o mey turco è l’antenato del nostro clarinetto popolare in do; il kemençe a corde e la ghironda...
Per l’occasione è stato creato un ensemble misto di musicisti liguri e turchi che ha registrato ad Istanbul con uno studio mobile. I liguri, oltre a Baglietto e Romano : Matteo Merli (voce), Matteo Dorigo (ghironda), Simona Fasano (voce), Stefano Valla (piffero) e Daniele Scurati (fisarmonica), Marco Fadda (percussioni). I turchi : Filiz Ilkay
Balta (tulum), Alparslan Kurtoglu (voce, kemençe), Erhan Zaza (davul), Fahri Çelebi (percussioni), Onur Ural (zurna, duduk).
Tra melodie e canti dei rispettivi repertori i musicisti hanno rielaborato un nuovo linguaggio tradizionale inedito, prima sconosciuto: un incontro diretto che ha dato vita ad un raro e sincero intreccio di linguaggi musicali.
“Questo disco racconta una storia che sembra quasi un'epitome sonante e vibratile del gioco di sponde, di invenzioni, di scambi che ha conosciuto il Mediterraneo. Mette a confronto, con un atto di scelta e di volontà, due ceppi culturali e musicali cresciuti guardando il mare davanti e sapendo come affrontarlo, e sapendo di avere alle spalle il riparo e l'occlusione al contempo dei monti.
L'uno i turchi lo chiamavano Kara Deniz, il Mar Nero, l'altro, la nostra porzione, Ak Deniz, il Mare Bianco. Racconta la storia di musicisti liguri che hanno il salmastro nelle mani, e il profumo delle erbe selvatiche delle valli interne che portavano verso il grande Nord. Che ebbero per antenati mercanti sfrontati e coraggiosi che sulle coste turche ci andarono per davvero a vivere, a cercare una cerniera di scambi possibile con l'Oriente, e lì, ove poterono, come dice un proverbio, “fecero un'altra Genova”.
Nel soggiorno a Istanbul, i musicisti del Mar Nero hanno affrontato repertori dell' “altro Mediterraneo”, l'ensemble Cabit ha imparato a maneggiare quello turco. Assieme, hanno creato questa musica.
Pezzo su pezzo, come nell'equilibrio di forze che regge un muro a secco mediterraneo. Mettendo nella pratica della musica, del sogno, e di un'altra realtà (possibile) quanto ha descritto Jean-Loup Amselle con queste parole: “Contrariamente a quello che pensano i fanatici della purezza delle origini, la mediazione è la via più breve verso l'autenticità”. Guido Festinese
Çayelindem Öteye 5.11
Tri bej giuvin 4.21
Gidersen Uğur Ola 5.27
Rize Ortaköy kiz horon / Polca in La 5.32
Marcellina 3.31
Borçka Hemşini 4.55
Hemşin türküleri 4.00
Ho nenni 3.31
La bella Laurin/ Trabzon uzun havasi 5.36
Alessandrina in Re 2.25
Serenin 2.18
Filiz Ilkay Balta - voce, tulum, cori
Simona Fasano - voce, cori
Edmondo Romano - clarinetto, ocarina, fluier, mizmar, cori
Davide Baglietto - ceccola polifonica, musa pastorale, whistle, ocarina
Matteo Merli- voce, cori
Stefano Valla - voce, piffero, cori
Onur Ural - zurna, mey, balaban
Alparslan Kurtoglu - voce, kemençe
Daniele Scurati - fisarmonica, cori
Matteo Dorigo - ghironda
Fahri Çelebi - darbouka, keci tirnagi, dholla, waterfall, shaker, birds
Erhan Zaza - davul
Marco Fadda - riq, bendir, darabouka, tamburello, karthal, shaker, claps
Akdeniz Erbas - agiz kopuzu (scacciapensieri)
Gamze Çelebi – cori