La tradizione corale del Delta del Po si unisce alla musica di Ambrogio Sparagna e dei solisti dell’Orchestra Popolare Italiana.
“Ho scoperto Comacchio con i suoi panorami mozzafiato, la sua storia antica, le sue persone speciali, che danno vita a un dialetto straordinario e ricco di suggestioni sonore che provengono da tante parti del Mediterraneo, in un incontro avvenuto nel 2016 e voluto dall’Amministrazione Comunale che aveva da poco intrapreso un’attività di collaborazione con il Ravenna Festival”.
Sono le parole di Ambrogio Sparagna che introducono un lavoro discografico nato a valle di alcuni spettacoli dal vivo, con il coro dei Cantori di Comacchio affiancati da Sparagna e alcuni solisti dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Il dialetto comacchiese e la cultura locale danno voce a un repertorio di canti tradizionali (narrativi, di questua, filastrocche, poesie, ninne nanne, canti dell’Avvento) sostenuti dalle musiche composte ad hoc da Sparagna, che proiettano i testi popolari in un contesto sonoro sensibile alla tradizione dell’Italia centro-meridionale. Da questo incontro scaturisce una nuova consapevolezza della propria identità culturale: la “lingua” comacchiese trova in questi brani – storicamente eseguiti dal coro senza accompagnamento strumentale – una frontiera più vasta, dove sul delta del Po confluiscono ritmi e arrangiamenti musicali appartenenti ad altre aree della penisola, in un coniugio originale e denso di significati.
Il videoclip del brano “Aran Buten” racconta sinteticamente l’esperienza delle prove e delle registrazioni e mostra alcune splendide immagini delle valli comacchiesi commentando visivamente una delle filastrocche più note del repertorio tradizionale lagunare che nell’arrangiamento di Sparagna si trasforma in un vero e proprio canto di lavoro da eseguire tra anguille e tarante.
SPARAGNA Ambrogio e CANTORI di COMACCHIO dal Felmay Shop
Ambrogio Sparagna : organetto Cantori di Comacchio voci, cori Raffaello Simeoni : fiati e corde popolari Salvatore Flauto : chitarre Erasmo Treglia : fiati popolari Alessia Salvucci : tamburelli