MOTUS LAEVUS
Sifr
fy 8289
Jazz
885016828929
Felmay Records
Italia
Nel progetto Motus Laevus coesistono naturalmente suoni e linguaggi musicali di strumenti antichi e moderni, acustici ed elettrici, brani originali e tradizionali, in un meltin pot dove la musica world si avvicina al jazz contemporaneo, canti sloveni e cultura europea si fondono con danze nordafricane e orientali, composizioni dell’est dai tempi composti vengono miscelate a scale mediorientali greco turche.
In questo “Motus” tutto si evolve e si trasforma ad ogni esecuzione del gruppo.
Motus Laevus in latino ha numerosi significati ed interpretazioni:
letteralmente tradotto in “movimento inverso” può significare anche “senso antiorario” o “moto sinistro”, anche nell’accezione positiva attribuita dai latini all’oriente.
Tutto e il contrario di tutto, a sottolineare il fatto che le parole, come la musica, racchiudono in se molteplici direzioni e forme, nel tempo e nel luogo, un mondo senza confini.
Nel progetto Motus Laevus coesistono naturalmente suoni e linguaggi musicali di strumenti antichi e moderni, acustici ed elettrici, brani originali e tradizionali, in un meltin pot dove la musica world si avvicina al jazz contemporaneo, canti sloveni e cultura europea si fondono con danze nordafricane e orientali, composizioni dell’est dai tempi composti vengono miscelate a scale mediorientali greco turche. In questo “Motus” tutto si evolve e si trasforma ad ogni esecuzione del gruppo.
“Sifr” è una parola araba che significa “zero” o “vuoto”.
Questa parola fu tradotta dai latini per assonanza, in “Zephirum” (Zefiro), una figura della mitologia greca che personificava il vento di ponente che spira in modo quasi inavvertito. Anche la parola “cifra” deriva dallo stesso termine. Sifr è dunque il nulla, il vuoto, lo zero, ma anche un nulla che prende forma e dimensione e diventa un numero a sua volta. Questo nuovo lavoro discografico crea un ponte culturale tra Occidente, medioriente ed est europeo e si muove musicalmente come un vento che porta con se melodie tradizionali e brani originali intrisi di culture differenti. Una musica fatta di suoni e silenzi, di pieni e vuoti che fluiscono naturalmente tra composizione e improvvisazione grazie alla sinergia e all’interplay dei tre artisti e dei loro ospiti. Jazz e world music si incontrano, si intrecciano e si ridefiniscono in un sincretismo musicale che diventa un nuovo linguaggio: quello di Motus Laevus.
MOTUS LAEVUS dal Felmay Shop
1. Nihavend longa 05.27
2. Brala Jana kapini 06.01
3. La tredicesima ora 07.59
4. Misel vode 06.38
5. Kukuk kus 03.38
6. Fondaco 07.34
7. Taksim 07.28
8. Jovano Jovanke 07.15
Tina Omerzo : voce, pianoforte, tastiere
Edmondo Romano : sax soprano, clarinetti, chalumeau, fluier
Luca Falomi : chitarra acustica, classica, baritono, 12 corde, elettrica, basso acustico
Ospiti :
Max Trabucco batteria, percussioni
Alessandro Turchet contrabbasso