Nella ex repubblica jugoslava di Macedonia l'etnia Rom vanta una indiscussa predominanza in campo musicale, secondo una tradizione che risale assai indietro nel tempo, all'epoca in cui, verso il 1400, tale popolazione lasciò le terre indiane del Rajasthan per approdare nei Balcani. Per secoli gli artisti Rom sono stati gli incontrastati animatori di feste, riti e matrimoni, ed esercitano tutt'oggi, attraverso differenti stili, un forte impatto sulle musiche balcaniche contemporanee.
In questo solco ben si inserisce la vicenda umana e artistica del poco più che quarantenne trombettista NAAT VELIOV, cresciuto in una famiglia di musicisti di origine turca a Kocani, cittadina situata a una settantina di chilometri dalla capitale macedone Skopje. Divenuto sin da giovane assai popolare nel suo paese, VELIOV, grazie anche alla partecipazione al film di Kusturica Il tempo dei Gitani, è riuscito in seguito a estendere la sua fama anche all'estero, divenendo in breve il più conosciuto e apprezzato artista macedone sulle scene internazionali. La Kocani Orkestar da lui messa in piedi ha subito nel corso del tempo numerose mutazioni di organico, ma ha saputo mantenere inalterati la freschezza e lo spirito degli esordi, dimostrando disco dopo disco di essere una delle brass band balcaniche più originali e inventive. Gigance, la loro ultima ed eccellente produzione, non fa che confermare la passione che VELIOV e i suoi sanno trasferire nel loro far musica, unendo al patrimonio tradizionale macedone, perfettamente padroneggiato e assimilato, molteplici influssi provenienti da paesi culturalmente limitrofi (Serbia, Bulgaria, Romania, Turchia).
I brani popolari e i temi da ballo non mancano comunque di una giusta dose di modernità, espressa attraverso la capacità di variare notevolmente sia i ritmi (si possono ascoltare in Gigance echi di ispirazione jazzistica molto ben amalgamati al corpo della tradizione) sia le melodie (le cui atmosfere sono venate da pregevoli sfumature turche e mediorientali). Alcuni brani, come il poetico e malinconico Muli Devla o l'ironico e divertente Eleno Mome, sono inoltre stati scritti e musicati dallo stesso VELIOV, a conferma del suo talento di musicista, non soltanto capace di perpetuare con bravura e sentimento il patrimonio etnico del suo paese, ma anche in grado di misurarsi con l'innovazione che ogni tradizione musicale necessariamente comporta. Gigance, con il suo calore, la sua passione, la dinamicità dei momenti d'insieme, la brillantezza degli assoli e dei passaggi virtuosistici, ma anche con il fascino dell'incontro tra culture differenti, contribuirà senza ombra di dubbio, grazie alla bravura e alla sensibilità artistica di KING NAAT VELIOV e della sua orchestra, a far conoscere ancora meglio la musica macedone, allargando sempre di più i confini sin troppo angusti in cui è stata sinora costretta.