CHOWDHURY Subroto / CHATTOPADHYAY Madhuri
Sanjog

Fy 8058


Dunya Records
India

 

La tradizione musicale indiana trova nuovamente ospitalità nel catalogo Dunya, all'interno del quale rappresenta ormai una sezione cospicua e di indubbio valore documentario. Anche stavolta non ci sono intenti compromissori e ciò che si può ascoltare in Sanjog è null'altro che purissima musica indiana eseguita alla perfezione da tre maestri dei rispettivi strumenti. Le registrazioni sono recentissime e nella loro fresca e immediata bellezza testimoniano della vitalità di una scena che al di là della inevitabile storicizzazione di taluni maestri del recente passato sa ancora offrire prospettive nuove e mettere in luce talenti non comuni (nel caso specifico la violinista MADHURI CHATTOPADYHAY).

Il primo brano, Raga Desh, possiede i caratteristici andamenti dei raga notturni, che si sviluppano secondo una struttura tranquilla e rilassata, ma profondamente intessuta di senso devozionale. Raga Kirwani è invece un raga della notte che proviene dall'India del Sud, mosso e vibrante sin dai primi accenni, ma nello stesso tempo pieno di sfumature timbriche e pervaso da una vena romantica. La chiusura è affidata ad un dhun (un raga concentrato e più libero nella forma) in raga Mishra Khamaj, che nella sua brevità mette in mostra una perfetta unione di intenti tra i tre strumentisti sulla base di un motivo melodico denso e concentrato..

MADHURI CHATTOPADYHAY è considerata una delle migliori violiniste indiane contemporanee. Nonostante risieda dal 1982 a Berlino il suo rapporto con la tradizione si è mantenuto stretto e fecondo, arricchendosi dei molti stimoli che un musicista che decida di vivere all'estero naturalmente subisce. Proviene da una famiglia Bengali di Calcutta, nel cui ambito, culturalmente elevato, ha avuto la possibilità di conoscere e apprezzare importanti musicisti quali Ustad Vilyat Khan, Keramatullah Khan, Parvin Sultana, Nikhil Banerjee. Il padre Sri Subodh Chatterjee e la madre Srimati sono artisti e insegnanti musicali di ottimo livello e non hanno mancato di assecondarla nelle sue inclinazioni artistiche, portate alla piena maturazione durante un periodo di studio ventennale con il maestro V.G. Jog, che l'ha introdotta al violino nord-indiano. Il suo debutto europeo è avvenuto con grande successo nel 1976 a Berlino e da quella data è stato un continuo susseguirsi di riuscite performance nei più importanti festival del mondo.

SUBROTO R. CHOWDURY ha iniziato lo studio del sitar all'età di tredici anni, sotto la guida di Sri Nirmal Chakravarty, formandosi in seguito non soltanto nello spirito della tradizione vedica più classica, ma anche dell'eredità Dhrupad. Il suo percorso musicale si presenta così come un salto all'indietro, ed è opinione comune che il suo stile esecutivo rassomigli molto di più a quello del XIX secolo che non a quello dei nostri giorni. Subroto ha accompagnato sempre il suo interesse per la musica con un forte sentimento religioso che l'ha portato a seguire gli insegnamenti di numerosi guru. I suoi primi concerti in Europa risalgono agli anni Settanta (Francia, Germania, Svizzera).

SANKHA CHATTERJEE è uno dei migliori virtuosi di tabla, formatosi sin dalla più tenera età su vari strumenti che ne hanno allargato la prospettiva musicale (per esempio, anche nel canto mostra doti non comuni). Ha sviluppato la sua arte percussiva applicandosi con importanti maestri (tra cui Ustad Maseet Khan, Keramatullah Khan, il compianto Alla Rakha) alla corte di tre tra le maggiori gharanas (scuole): Farukhabad, Delhi e Punjab. Non semplice sintesi di queste tre diverse "filosofie" percussive, la sua tecnica e il suo modo di suonare sono anche il frutto di un personale e originale approccio allo strumento. Ha accompagnato in concerto i più grandi musicisti del suo paese (a partire dal sitarista Ustad Vilayat Khan) e ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti e premi da parte del governo indiano. La sua attività di insegnante in occasione di seminari e workshop l'ha inoltre portato a incontrare artisti e pubblici occidentali (dal 1979 tiene corsi di musica indiana a Berlino) e a collaborare in ambiti stilistici differenti (Albert Mangelsdorff, Chico Freeman).