Bandoneon & Bandoneon è una produzione che non mancherà di sorprendere e stupire gli appassionati dello strumento, per il modo originale e inconsueto in cui viene utilizzato e quasi "trasformato", attuando un coraggioso tentativo di sganciarlo dalla tradizione più conosciuta, quella del tango argentino. DANIELE DI BONAVENTURA si è indiscutibilmente imposto negli ultimi anni come il migliore esponente italiano di bandoneon, e grazie alla sua sensibilità e maturità di interprete ha saputo andare al di là della semplice riproposizione di brani del repertorio più classico, per accostarsi a universi sonori come il jazz e le tradizioni popolari, rivissuti attraverso un linguaggio fresco, contemporaneo e assolutamente non banale. Bandoneon & Bandoneon è una sorta di viaggio che a partire dalla storia di questo magico strumento giunge sino ai nostri giorni. Si inizia così da una eccellente e sensibile rivisitazione di brani poco conosciuti di Astor Piazzolla (Jeanne y Paul, El penultimo, El viaje) o di Troilo (Maria) per proseguire con una puntata su territori decisamente più etnici, rappresentati dalla tradizione argentina del tango-candombe, per approdare infine a nuove composizioni scritte con mano felice e vena creativa dallo stesso DI BONAVENTURA. Esse rappresentano sicuramente il punto forte dell'opera, perché è in brani come Canto al sole, Kyrie, Preghiera a mio padre che DI BONAVENTURA dimostra di possedere non solo una conoscenza profonda della materia sonora di partenza e una notevole capacità di metabolizzarne le radici, ma soprattutto una verve inventiva fuori dal comune, fattore indispensabile per poter giungere all'atto creativo più vero. L'uso del pianoforte e della voce (di Catia Violoni) operato in alcune tracce di Bandoneon & Bandoneon contribuisce inoltre ad ampliare le sfumature e le coloriture di un disco che rappresenta sicuramente una delle più interessanti uscite italiane dell'anno.
Nato a Fermo, DANIELE DI BONAVENTURA ha una formazione musicale di estrazione classica (è diplomato in pianoforte) iniziata a soli otto anni e convertitasi più tardi in un forte interesse per la musica improvvisata. Importante è stata a questo proposito la sua partecipazione al Jazz Festival di Roccella Jonica, nella New Talents Band, diretta da Oliver Lake (1987) e David Murray (1988). Ha in seguito abbracciato lo studio del bandoneon, formando nel 1994 il Felure Quintet. Numerose e prestigiose le sue collaborazioni, tra cui ricordiamo quelle con il sassofonista Enzo Favata (Voyage en Sardaigne, Atlantico), nel cui quintetto sostituisce Dino Saluzzi nelle esibizioni live, e l'Aires Tango (Poemas). Da non dimenticare inoltre la sua partecipazione al disco The live always (1997), con Luigi Ferrara, Eric Cisbani, Massimo Colucci, Mauro Buscantini. A suo nome DI BONAVENTURA ha già inciso un altro album, Solo Bandoneon (1998). Attualmente, oltre a suonare in solo (talvolta con un programma dedicato ad Astor Piazzolla), si esibisce in duo con il percussionista Alfredo Laviano (con il quale nel 1996 ha inciso Improvisation) oppure con il sassofonista Javier Girotto. Nell'estate 2000 il suo nome è stato presente nei cartelloni dei principali festival jazz della penisola (Ravenna, Umbria, ecc.)