LEDDA Elena
Incanti
Fy 8061
World Music
Dunya Records
Italia
È nell’estate del 1993 che viene alla luce uno dei migliori lavori di ELENA LEDDA, Incanti”, pubblicato all’epoca dall’etichetta francese Silex. La ristampa, a dieci anni esatti da quella ricorrenza, non fa che confermare la brillantezza di un’incisione che è ormai una pietra miliare della musica di tradizione europea.
Incanti (disco di grande compiutezza esecutiva che raggiunse le zone alte delle World Music Charts Europe), testimoniava allora l’interesse della cantante sarda di Selargius per la sua terra, da indagare attraverso nuovi itinerari e da percorrere con i compagni di avventura abituali (Enrico Frongia, Eugenio Lugliè, Alberto Pisu, Silvano Lobina e soprattutto Mauro Palmas) oppure con ospiti di prestigio (Riccardo Tesi all’organetto e il trombettista di estrazione classica Giorgio Baggiani).
Oltre a mettere in evidenza le doti espressive della sua voce e l'intensità delle sfumature timbriche che essa possiede, ELENA LEDDA sa incrociare con perfezione vecchio e nuovo in musica, senza rinunciare alla secolare tradizione sarda né tantomeno alle risorse che le sonorità contemporanee possono offrire a chi sa ben impiegarle.
Ne esce dunque fuori un’incisione dalla alta e continua tensione emotiva, capace di reggere senza problemi all’usura del tempo, come si può facilmente evincere anche da un ascolto distratto. Ma in Incanti la vocalità prorompente di ELENA LEDDA, versatile, espressiva, potente e suadente quando serve, non permetterà certo a nessuno di distaccarsi con facilità da questo mazzo di brani, avvinghiando l’ascoltatore in intense emozioni. ELENA LEDDA è davvero una cantante speciale di cui il nostro paese non può che menare gran vanto, per la sapienza e la sensibilità con la quale sa creare e ricreare una materia sonora di incomparabile bellezza. Spiritualità e sensualità, anima e carne si alternano senza sosta nelle sue eccellenti interpretazioni conducendo per mano chi ascolta in un mondo sonoro pieno di sorprese e paesaggi incantati.
ELENA LEDDA compie inizialmente studi di canto classico, poi collabora alla fine degli anni settanta con la Cooperativa Teatro di Sardegna, per accostarsi inoltre alla musica rinascimentale e incidere 1979 il suo primo album Ammentos. Nello stesso anno entra a far parte del gruppo Suonofficina di Mauro Palmas. Is Arrosas (1984) è il suo secondo disco, che ottiene anche un discreto successo commerciale. Nello stesso anno Andreas Vollenweider la sceglie per collaborare all’album White Winds. Nel 1987 con Mauro Palmas dà vita a Sonos, gruppo aperto che mescola la musica etnica con il jazz. Nell’ottobre del 1988 è protagonista e co-autrice con Mauro Palmas e Alberto Balia dello spettacolo Far Away Wave (con Lester Bowie). Dal 1988 al 1992 è impegnata in una intensa attività concertistica che la vede protagonista nei più importanti festival e teatri di tutta Europa. Dopo il presente Incanti (1993) si susseguiranno innumerevoli e prestigiose collaborazioni: Enrico Rava, Lester Bowie, Antonello Salis, Don Moye, Richard Galliano, Maurizio Geri, Gabriele Mirabassi, Silvano Lobina, Alberto Pisu, Serge Desaunay. Di grande rilievo è poi la partecipazione all’album dedicato a Fabrizio De Andrè Canti Randagi, con la rilettura di Tre Madri. La voce di Elena Ledda spicca anche nella colonna sonora (di Paolo Fresu) del film documentario di Gianfranco Cabiddu Sonos’è Memoria presentato a Venezia nel 1995. Nel 2000 con Maremannu (Dunya 8029) ha ottenuto la definitiva consacrazione a livello internazionale (premi in Francia e Germania). Tra le sue ultime collaborazioni si segnalano quelle con Andrea Parodi per Abacada (2002) e Lino Cannavacciuolo per Segesta (2002).
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