MANILAL NAG e SANKHA CHATTERJEE sono senza alcun dubbio due tra i migliori artisti del loro paese e questa loro impeccabile incisione non fa che confermarlo. Proseguendo nel solco millenario di una tradizione musicale fissa e variabile nello stesso tempo, capace di assorbire le novità e gli elementi estranei senza perdere i tratti originari, NAG e CHATTERJEE eseguono due raga di incomparabile bellezza. In particolare, l'ascolto di Raga Darbari (uno dei più celebri raga di mezzanotte) evidenzia la perfetta mescolanza tra elaborate strutture ritmiche e melodie fascinose, sulle quali si vengono a innestare le improvvisazioni, sulla qualità delle quali si gioca in gran parte la riuscita artistica di un raga, che nella fattispecie raggiunge livelli sommi. In questo lungo brano si può altresì notare come venga rispettato appieno lo sviluppo esecutivo tipico del raga, aperto da un'introduzione in ritmo libero da parte del solista, seguita da un ritmo assai più regolare che dà inizio a una seconda sezione in cui si assiste al crescere progressivo della velocità sino al raggiungimento di un climax virtuosistico interrotto in seguito dall'ingresso delle tabla. È a partire da questo punto che le frasi melodiche si intersecano con i cicli ritmici dando origine a complicati e incantevoli esiti improvvisati. Il secondo brano, Raga Mishra Kafi, è sensibilmente differente, appartenendo a una "famiglia" di raga dolci e melodiosi per definizione. In esso il suono del sitar di MANILAL NNAG ha modo di dispiegarsi in tutta la sua forza espressiva e poetica, in un'esplosione di colori e sfumature di mirabile intensità. In conclusione, Raga Darbari - Raga Mishra Kafi è un'incisone destinata sicuramente a entrare a far parte di quel ristretto novero di lavori che l'appassionato di musica indiana non potrà d'ora in poi fare a meno di possedere.
MANILAL NAG proviene da una famiglia di artisti che perpetua una tradizione musicale risalente a oltre trecento anni fa e formatasi attorno alla gharana (scuola) della città di Vishnupur, nel distretto di Bankura (West Bengal), uno dei più importanti centri per la preservazione della cultura Hindustani. NAG viene iniziato al sitar e alla musica in tenera età dal padre Shri Gokul Nag e dopo una decina d'anni di studio è ammesso nell'India Music Conference. Dopo più di mezzo secolo di carriera NAG può vantare collaborazioni con tutti i più grandi musicisti del suo paese (a cominciare da Ravi Shankar) e innumerevoli concerti tenuti nel mondo intero. Il suo stile, forgiato da anni di duro e rigoroso studio, gli permette di instillare nuova vita, attraverso le improvvisazioni di cui è maestro, ai più classici raga della tradizione indiana. SANKHA CHATTERJEE si è da tempo affermato come uno dei migliori virtuosi di tabla. Ad appena tre anni inizia a suonare vari strumenti, esercitandosi anche nel canto. In seguito forma la sua arte percussiva studiando con famosi maestri (tra cui il compianto Alla Rakha) e frequentando tre importanti gharanas: Farukhabad, Delhi e Punjab. Il suo stile innovativo e unico non è però soltanto una sintesi di queste tre diverse "filosofie", ma anche il frutto di un personale e originale approccio allo strumento. Più volte premiato con riconoscimenti ufficiali dal governo indiano, CHATTERJEE si è esibito in solo o con i più famosi esponenti di musica classica del suo paese. Il sitarista Ustad Vilayat Khan lo ha fatto conoscere poi in Occidente, dove ha avuto modo di mettere in luce anche le sue non comuni doti di insegnante in occasione di seminari e workshop. Numerose, inoltre, le sue collaborazioni con musicisti occidentali (Albert Mangelsdorff e Chico Freeman tra gli altri).