UARAGNIAUN
Skuarrajazz
Fy 8008
World Music
8021750800827
Dunya Records
Italia
Quarta fatica discografica per gli UARAGNIAUN, gruppo di punta nella ricerca e nella riproposizione del patrimonio popolare musicale del Sud Italia. Proseguendo il discorso iniziato con Canzoni dell’Alta Murgia (1990), Uailì (1990) e Octofolium (1998) Maria Moramarco, Luigi Bolognese e Silvio Teot si circondano di folto gruppo di collaboratori di alto livello per offrirci un nuovo capitolo della loro personale interpretazione delle tradizioni musicali della Puglia e in particolare delle Murge, un’area geografica dalle peculiari caratteristiche etniche e depositaria di uno specifico stile vocale.
Ed è proprio la magnifica voce di Maria Moramarco, attenta e profonda conoscitrice del repertorio locale, a costituire il filo rosso attorno al quale si sviluppano i brani dell’album. Sono canti relativi alla quotidianità, ai riti e alle occasioni sociali tipici della vita contadina: canti di lavoro e religiosi, lirici e narrativi, ninne nanne e nenie. L’alto risultato raggiunto da Skuarrajazz testimonia da un lato la profondità delle ricerche sul campo effettuate dagli interpreti e dall’altra la loro eccellente capacità esecutiva e di reinterpretazione del repertorio tradizionale, attenta alla sensibilità dei nostri tempi senza per questo indulgere a compromessi e a commistioni con altri stili e generi musicali.
Il disco nasce dal contatto diretto e familiare dei componenti del gruppo con la loro comunità, e la freschezza delle musiche in esso presenti permette all’ascoltatore di riannodare i fili con un passato contadino che si dimostra essere ancora ricco e fertile di sorprese. In Skuarrajazz si possono apprezzare i tipici brani da cantastorie, come Brunette, che narra la vicenda di una ragazza obbligata al matrimonio riparatore, le tarantelle pugliesi, come O re re o gli stornelli della Murgia di cui ne è un esempio Quande jè belle.
Gli UARAGNIAUN con Skuarrajazz si impongono per il rigore con cui affrontano la riproposizione della musica popolare, ma nello stesso tempo dimostrano di essere un gruppo “aperto”, che ricerca e ritiene indispensabile la collaborazione con musicisti che si pongono sulla loro stessa lunghezza d’onda. Gli artisti convocati per l’occasione dimostrano infatti di possedere un’unità di intenti e una sensibilità comune che permette a Skuarrajazz di imporsi come un lavoro unitario e coerente pur nella sua multiformità di spunti e sollecitazioni.
UARAGNIAUN dal Felmay Shop
Uaragniuan
Luigi Bolognese chitarra, mandoloncello, bouzouki
Maria Moramarco voce
Silvio Teot tammorra, darbouka, percussioni
Ospiti
Daniele Sepe sax
Ambrogio Sparagna organetto
Piero Ricci cornamusa
Lino Miniscalco ciaramella
Nico Berardi charango, flauto
Giovanni Loiudice violoncello
Enzo Miniscalco chitarra basso
Rocco De Rosa tastiere
Alfredo Cornacchia tastiere
Pino Colonna flauti
Filippo Giordano violino
Davide Torrente tammorra
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