In considerazione della qualità e dell’accuratezza con cui Simone Guiducci mette a punto le sue produzioni, ogni nuova opera del chitarrista non può che contenere spunti fortemente originali e degni di interesse, come è felicemente testimoniato dal nuovo lavoro intitolato Dancin’ Roots.
E in questa occasione è proprio la danza a essere assunta quale fonte ispirativa da Guiducci, come di consueto brillante nell’imbastire dieci brani ricolmi di pregevoli melodie e sottesi da uno spiccato senso ritmico, grazie anche alle cure dell’insostituibile e fidato Gramelot Ensemble. Le suggestioni offerte dalla danza funzionano qui come una macchina del tempo, e vengono sfruttate quali elementi in grado di raccordare l’antico e il moderno. La danza racconta storie, suscita memorie, invita a riscoprire le proprie radici per ripartire più liberi di prima. L’interesse di Guiducci per il materiale musicale di ambito tradizionale non viene meno neppure stavolta, ma nell’insieme si tratta di una creativa evocazione e non certo di una semplice e pedissequa riproposizione; e le trame di ogni traccia vengono arricchite come non mai appena si transita dall’idea di partenza alle improvvisazioni. Questo senza mai approdare a una sterile successione di assoli, perché la cifra stilistica di Guiducci risiede nella cantabilità e nella dimensione realmente collettiva del fare musica, allo scopo di produrre un’accentuazione della “profondità” prospettica, della tridimensionalità dell’immagine sonora. A trarne giovamento è il disco nel suo complesso, che va nella direzione opposta del semplice esercizio di bella calligrafia o di pura offerta di raffinate armonie. La musica di Simone Guiducci, con la forte carica umana e passionale che si porta dentro, è riuscita anche in occasione di Dancin’ Roots a produrre un mondo di suoni che vive nel presente e guarda al futuro pur contenendo al suo interno le conoscenze, le esperienze e gli indispensabili sentimenti del passato. Guiducci ha saputo coltivare negli anni partnership importanti e coinvolgere nei suoi progetti artisti di fama internazionale e dunque non è una sorpresa ascoltare in Dancin’ Roots due esecutori di grande livello, quali Don Byron al clarinetto e Ralph Alessi alla tromba, esprimersi al meglio delle loro capacità. Dancin’ Roots, per tutti coloro che avevano apprezzato il precedente Chorale, non potrà che essere un’ulteriore conferma del talento di un musicista sempre più indispensabile alla comprensione della scena jazzistica .
GUIDUCCI Simone Gramelot Ensemble dal Felmay Shop
Simone Guiducci chitarra acustica Fausto Beccalossi fisarmonica Ralph Alessi tromba Achille Succi clarinetto, clarinetto basso Don Byron clarinetto Roberto Dani batteria, percussioni Salvatore Maiore basso acustico Andy Milne piano (brano 5)
Le nostre Playlist
La nostra playlist su spotify Pre Minimalismo, minimalismo e post minimalismo, brani dal nostro catalogo curati per noi da Federico Marchesano,
PAOLO BONFANTI & MARTINO COPPO - You Were Right
from the CD "Pracina Stomp"
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