Un incontro discografico di eccezionale importanza quello avvenuto a metà degli anni settanta fra ANDREA CENTAZZO, percussionista friulano dall'imponente curriculum internazionale, e il sopransassofonista STEVE LACY, uno dei maestri indiscussi del jazzismo e della creative music. La ristampa di Clangs permette ora all'appassionato di riascoltarne la grandezza (con l'aggiunta di un brano inedito) e di riscoprirne la brillantezza, che rimane inalterata seppur a distanza di un quarto di secolo dalla data originaria di pubblicazione. La conoscenza di LACY era stata per CENTAZZO, come da lui stesso affermato, un vero e proprio punto di svolta nella sua carriera di musicista, e gli aveva consentito di riuscire infine a conciliare al meglio le sue idee musicali con il grande bagaglio tecnico che già possedeva. Una sorta di "rivelazione" insomma, ma che certo non può stupire l'ascoltatore che già ben conosce l'arte di LACY: padronanza perfetta dello strumento e scioltezza del fraseggio accoppiate a una poetica austera e surreale al contempo. In LACY il perfetto equilibrio fra tradizione e sperimentazione non viene mai meno, raggiungendo sovente vette di inusitata bellezza. Il suo linguaggio, apparentemente e semplicemente strutturato secondo l'arcinota formula che consiste nell'esposizione di un tema, nei conseguenti assoli e infine nel ritorno al tema, nasconde invece una fitta trama di invenzioni, un caleidoscopio di suggestioni e sottili ricerche timbriche capaci di risolversi in atmosfere affascinanti, dove la nitida geometria di ogni inizio brano cede ben presto il passo all'emozione. Tutto ciò è assolutamente percepibile e ben documentato in Clangs, disco che nell'infinita discografia del sassofonista americano occupa un posto ben preciso e di primissimo piano. Ma senza ombra di dubbio alla riuscita di Clangs contribuisce in modo determinante l'arte percussiva di ANDREA CENTAZZO, un'arte che riesce a unire in sé la precisione del gesto con l'espressività del sentimento. L'interazione e l'interscambio tra i due musicisti raggiunge in Clangs livelli profondi, liberando energie creative inusitate. In nessun momento infatti CENTAZZO è a traino di LACY e mai ne viene sopraffatto, e ciò è la migliore testimonianza dell'affinità musicale che unisce il duo. Un'accoppiata nata allora non per esigenze di mercato ma per un comune sentire, per un ineludibile desiderio di creare "qui e ora" senza pensare al "dopo".
Recorded Live in concert in Casarsa (Udine) - 20 febbraio, 1976