Da che parte stia, Dick Gaughan lo ha sempre dichiarato a chiare lettere. Cantastorie di carattere, dallo stile vocale ruvido che conserva tratti popolari, chitarrista dotato e incisivo, orchestratore aperto e intellettuale, Gaughan concilia in ordine sparso Marx e Calgaco, Lenin e Hugh MacDiarmad, Robert Burns ed Ewan Mc Coll, Big Bill Broonzy e Hamish Henderson, Hank Williams e John Lennon. Il passare degli anni non ha diminuito la tensione sociale e l’antipurismo sonoro di quest’artista: escludendo la ripresa di un tradizionale e una ballata di Jim Page, in Lucky for some Gaughan, in veste d’autore, commenta con acre ironia storie passate e presenti dedicate alla perdita degli ideali, ai temi della politica, a guerre e stramberie del mondo artistico. Un disco significativo, con punte di ottimo livello ma anche qualche cedimento compositivo.
CIRO DE ROSA
(da World Music Magazine 80)