La genovese ORCHESTRA BAILAM si ripresenta sul mercato discografico con una nuova incisione ricca di spunti di interesse, tante certezze e altrettante novità. In cammino sin dal 1989 (il che non è un dato da poco) e formatisi sul campo con una serie notevole di esperienze, concerti, incontri e collaborazioni, l’ORCHESTRA BAILAM propone con Non occidentalizzarti un repertorio che è frutto tanto della passione per le musiche balcaniche quanto della personale scrittura del gruppo. L’organico della formazione, dopo aver subito nel tempo una serie di rivolgimenti, è per l’occasione costituito da Franco Minelli (chitarra, bouzouky 6 e 8 corde, oud, voce), Edmondo Romano (sax soprano, sax contralto, clarino, flauti), Roberto Piga (violino), Luca Montagliani (fisarmonica), Luciano Ventriglia (batteria, derbouka, percussioni), Riccardo Barbera (contrabbasso), ma non mancano gli ospiti. In Non occidentalizzarti la gioia del fare musica è evidente sin dalla prima traccia, Mussakà, ideata da Franco Minelli. Ottimamente eseguito e arrangiato il disco si svolge con la ripresa di vari traditional pescati nell’ampio patrimonio macedone, turco, greco, bulgaro, mentre una parte cospicua è dedicata alla tradizione yiddish. L’atmosfera generale è improntata alla festa rappresentata dall’incontro tra differenti culture, da quei ritmi e melodie cioè che da sempre i venti del Mediterraneo mescolano e arruffano. Dal klezmer al rebetiko, dalle fanfare balcaniche alle citazioni arabe, Non occidentalizzarti propone una bella molteplicità di sensazioni e di umori, collegati in più di un punto da citazioni radiofoniche e ironici siparietti di gusto cabarettistico, a cominciare dalla traccia che dà il titolo all’album. L’ORCHESTRA BAILAM dimostra dunque ancora una volta di sapersi muovere alla perfezione sulle rotte mediterranee e, fatto ancor più rilevante, di avere la capacità di tracciarne di nuove e originali.
Sono attivi da molti, molti anni, hanno conosciuto avvicendamenti d’organico e peripezie svariate. Di loro un tempo su queste pagine si scrisse che hanno in dote “una sorta di attitudine ragionata alla bulimia sonora del Mediterraneo che li ha portati a girovagare qua e là a caccia di tracce, strumenti e maestri”. Si potrebbe ripetere pari pari il tutto. Semplicemente, il più trascinante gruppo di crossover folk che oggi sia dato trovare nella Penisola. Lo si dice a ragion veduta: perché Bailam sul palco è una sorta di terremoto umorale, una giostra frastornante di sapori macedoni e turchi, greci ed ebraici e bulgari: dove vi capiterà di vedere suonatori sdraiati per terra, guizzi acrobatici, mulinelli sonori. Il fatto è però che quando Franco Minelli scrive per la sua Orchestra della Con-Fusione, come in questo Non Occidentalizzarti, non scrive “alla maniera di”: diventa quel che scrive. E ha intorno gente, a partire dal multistrumentista Edmondo Romano, che sa molto bene dove arrivare. L’ironia è un gioco serio. E le cose serie, senza ironia a che valgono?
Guido Festinese / World Music Magazine #81