I TERRAKOTA sono una giovane formazione multietnica domiciliata a Lisbona che ha già riscosso unanimi consensi con i precedenti Terrakota e Humus Sapiens.
Con il nuovo Oba Train proseguono con ancora maggiore convinzione sulla via di una world music genuina e ruspante, ispirata ai rumori della strada e dei mercati, alla vita della gente reale, ai problemi sociali e politici del mondo, affrontati con testi diretti e concreti. Non precludendosi alcuna possibilità di incrocio musicale i TERRAKOTA stanno mettendo a punto con pazienza e meticolosità un sound collettivo di grande interesse, giocato sulla varietà della babele linguistica, sull’intreccio fecondo degli stili, sull’originalità degli accostamenti tra innumerevoli strumenti appartenenti a culture tra loro anche molto distanti. Tra le caratteristiche salienti della band c’è la sovrapposizione e l’incrocio continuo e quasi orgiastico tra le voci femminili e quelle maschili, a sostegno del quale ritmi in levare di chiara derivazione giamaicana si alternano con complicate poliritmie africaneggianti.
Romi, Alex, Junior, Humberto, Nataniel e gli altri sanno far convivere con gusto ed equilibrio tanto la musica nordafricana quanto l’african blues, il flamenco e lo ska, e non si dimenticano di citare sonorità caraibiche e brasiliane. In Oba Train ritroviamo tutto ciò e soprattutto una carica di entusiasmo coinvolgente, un’urgenza comunicativa davvero rara ai nostri tempi. I TERRAKOTA sono d’altronde un gruppo che si è fatto le ossa attraverso il contatto diretto con il pubblico e sovente le loro canzoni sono nate dal vivo, ispirate dallo scambio istantaneo che si crea durante i concerti tra chi suona e chi ascolta. Uno spirito di comunione e di condivisione che i TERRAKOTA riescono a trasferire con maestria anche in questa loro nuova produzione..