The New Village" nasce nel solco di un percorso ormai collaudato dal sassofonista e compositore Enzo Favata, artista sardo le cui radici vengono
da Archie Sheep, John Coltrane e Pharoah Sanders e che ha fatto della curiosità una delle sue caratteristiche principali, trovandosi sempre a
proprio agio tra gruppi tradizionali e sperimentazione elettronica.
Enzo Favata su "The New Village"
"Gli anni '70 sono stati quelli della new thing, della grande black music, dell'innovazione della musica, dell'interesse verso le culture popolari, gli anni di un grande sogno di libertà giovanile. Questo progetto è dedicato a quel periodo e ai tanti musicisti che allora hanno sperimentato nuovi linguaggi.
Per me allora giovanissimo, gli anni '70 sono stati il momento della conoscenza della black music e della consapevolezza della grande cultura
musicale della mia isola, radici fortissime che ancora influenza la mia arte".
"Ho sempre pensato alla mia musica come una tradizione in transizione. Mescolando l'arcaico talento dei Tenores de Bitti con la Black Music e il Free Jazz degli anni '70, ho voluto dare l'idea del villaggio che si muove verso la metropoli, un villaggio fatto di uomini che nella grande città
nascondono, dietro una maschera, le proprie conoscenze e radici antiche per paura di renderle vulnerabili, con tutto il senso di sradicamento che ciò comporta, ma con la volontà di affermare la propria identità anche in un diverso contesto".
Enzo Favata
Dedicato a Marcello Melis e Lester Bowie