TITOLO FUORI CATALOGO ORDINABILE SOLO IN VERSIONE DIGITALE VIA ITUNES
Il maestro di tabla SANKHA CHATTERJEE torna a incidere per il catalogo Dunya dopo l'acclamato esordio di Raga Darbari (FY 8025) e porta in dote la figlia SANGEETA BANDYOPADHYAY, titolare di questa nuova produzione dedicata alla musica classica dell'India del Nord. Esibendosi in due raga e altrettanti canti devozionali SANGEETA BANDYOPADHYAY ha modo di dispiegare tutto il suo portentoso talento, che ha coltivato attraverso lunghi anni di studio con i migliori maestri del genere, a cominciare da Chinmoy Lahiri per finire con Sri Kamal Bandyopadhyay. Lo spettro vocale di SANGEETA è in grado di coprire ben tre ottave e ciò le consente di prodursi in interpretazioni acrobatiche che mettono in evidenza la sua tecnica prodigiosa. Ma accanto a tale dote affiora di continuo un'immaginazione non comune e una sensibilità capace di adattarsi con creatività tanto ai tempi lenti quanto a quelli veloci che i diversi tipi di raga impongono all'esecutore. Shruti offre all'ascolto un primo raga particolarmente complesso, intitolato Raga Behag, uno dei più romantici raga dell'India del Nord, che si usa interpretare a tarda sera ed è caratterizzato da un'estrema varietà di ritmi. Il secondo brano, Raga JogKauns, è una raffinata combinazione di due differenti raga che si intrecciano tra loro su un tempo medio, ritmo particolarmente efficace per dare modo a SANGEETA di esprimere tutte le sfumature e i chiaroscuri di cui è capace la sua vocalità. Infine, due Bhajan, canti devozionali, costituiti da poetiche melodie composte dalla stessa SANGEETA. Eccezionale compendio al cd audio è poi il cd video di quasi un'ora, che contiene una lunga intervista a SANGEETA e a CHATTERJEE, alternati a spezzoni di concerti (in uno dei quali compare anche l'eccellente sitarista Manilal Nag) e a interessanti particolari sulla costruzione delle tabla. SANKHA CHATTERJEE è uno dei migliori virtuosi di tabla, formatosi però sin dalla più tenera età su vari strumenti che ne hanno allargato la prospettiva musicale (per esempio, sa farsi valere anche nel canto). Ha sviluppato la sua arte percussiva applicandosi con importanti maestri (tra cui Ustad Maseet Khan, Keramatullah Khan, il compianto Alla Rakha) alla corte di tre tra le maggiori gharanas (scuole): Farukhabad, Delhi e Punjab. Non semplice sintesi di queste tre diverse "filosofie" percussive, la sua tecnica e il suo modo di suonare sono anche il frutto di un personale e originale approccio allo strumento. Ha accompagnato in concerto i più grandi musicisti del suo paese (a partire dal sitarista Ustad Vilayat Khan) e ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti e premi da parte del governo indiano. La sua attività di insegnante in occasione di seminari e workshop l'ha inoltre portato a incontrare artisti e pubblici occidentali (dal 1979 tiene corsi di musica indiana a Berlino) e a collaborare in ambiti stilistici differenti (Albert Mangelsdorff, Chico Freeman). SAIBAL BANDYOPADHYAY proviene da una famiglia di musicisti di Calcutta e oltre a padroneggiare l'harmonium è un vocalist di tutto rispetto. Il suo stile è profondamente radicato nella tradizione più classica della musica indiana ed è il frutto dell'insegnamento di un altro famoso e rispettato suo concittadino, Sri Pintoo Battacharya. Accanto all'attività musicale, Saibal, che è ingegnere, svolge anche la professione di consulente informatico.