CANTORI DI BURANO
Venezia Social Boat
NOTACD 610
World Music
8011614701828
Nota
Italia
I Cantori di Burano, protagonisti di questo disco, sono un gruppo estemporaneo di anziani, per lo più pescatori o ex pescatori, con una grande passione per la musica lirica e per il canto, che si incontrano in osteria per intonare davanti ad un bicchiere di vino le canzoni popolari veneziane o si riuniscono in occasione delle feste.Il loro repertorio spazia tra canzoni tradizionali, canzoni d'autore e parodie, tutte in dialetto.Il ruolo più importante spetta alle canzoni dedicate alla laguna e al mare e al lavoro della pesca. Alcune di queste sono considerate, dagli esecutori, originali dell'isola. Effettivamente canzoni come "Xe calmo el mar", "Voga voga", "Serti momenti", "La terra dorme", "Canta canta pescator" e "Le sardele" non si cantano a Venezia e sono quasi del tutto sconosciute, mentre i Nostri ricordano di averle sentite cantare in barca, quando da bambini imparavano i rudimenti della pesca dai loro padri."Canto dopo la bufera", di origine chioggiotta, racconta, al di là della storica rivalità tra Burano e Chioggia sulla pesca, la condivisione dell'essere pescatore: le difficoltà di quella vita passata ad affrontare il mare spesso in bufera, la gioia dello scampato pericolo e del ritorno a casa sono sentimenti comuni, fortemente radicati nell'animo.
Sempre legate all'ambiente lagunare, all'andare in barca a festeggiare o in gondola ad amoreggiare, sono alcune delle più conosciute canzoni della tradizione romantica veneziana: "El Gondolier", "Canzone gondoliera", "Vienstu o no?", "Dime de sì" e "Ninna nanna veneziana" ed altre meno conosciute come "Redentor" e "Bella Venezia". In ogni caso, piccole variazioni di interpretazione e di accento le rendono comunque diverse dalle versioni più conosciute.>Il luogo naturale di aggregazione e di ritrovo è l'osteria. Proprio qui trovano spazio e si esprimono compiutamente l'ironia, lo scherzo, il divertirsi in compagnia, l'ingenua e pudica trivialità: canzoni come "El saor", "Miss universo", "Le 40 canzonette", "Come pioveva", "Un dì di maggio" rappresentano appieno il clima di quegli incontri quotidiani e in occasioni dei giorni di festa a Burano."Ne contava i nostri veci" è una versione particolare della canzone di anonimo composta dopo la famosa gelata della laguna di Venezia del 1788. E l'"Inno a San Marco", infine, composto in occasione della ricostruzione del campanile di Piazza San Marco nel 1912, rappresenta la canzone manifesto dell'orgoglio di essere parte della gloriosa e millenaria storia di Venezia.
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