Un marranzano ostinato, che ricorda la lava dell’Etna, detta il tempo e il suono alla musica di questa nuova formidabile band catanese. In questo progetto c’è tutta la Sicilia, la Trinacria antica e l’isola moderna, perchè Ipercussonici fondono ritmi e strumenti diversi e intrecciano linguette d’acciaio elettrificate con pelli di tamburi primordiali. Un forte impatto di fuoco ritmico e un suono molto, molto originale nato dalle ricerche e dalle passioni di questi musicisti che hanno attraversato altri vulcani ritmici e li hanno ricollocati all’interno di una trama musicale antica e ipermoderna.
Strumenti antichi per il futuro
Tuttipari è l’esordio discografico de Ipercussonici, da Catania.
Dum dum e didjeridoo sono come drum&bass per le incursioni psichedeliche o sincopate del marranzano elettrico; tamburello e djembè tessono trame ritmiche siculo-africane, con la voce tracciante canto di mare e canto urbano, serenata e ragamuffin. Terra natìa e di residenza, la Sicilia viene celebrata ma criticata attraverso un’assunzione di responsabilità che è personale e sociale. La visione del mondo di questi giovani artisti non può prescindere infatti dall’energia, dalla partecipazione, dalla collettività e dall’amore. Le loro sono canzoni che si fanno ascoltare, musica che impatta sul corpo e lo fa ballare.