Colonna sonora dell’omonimo spettacolo teatrale, l’album La 500 gialla ripercorre gli anni ’60 e i primi ’70 attraverso le canzoni dei cantautori più significativi di quel periodo. Chi in quegli anni non è mai salito su una 500 (spesso gialla), non ha acceso una radio o un registratore (quasi sempre con collegamento di fortuna) e non ha viaggiato, sognato e magari anche amato con quella colonna sonora? NuvoleIncanto vuole far rivivere quelle sensazioni, dando a brani per lo più “beat” nuova linfa con arrangiamenti che vanno dalle atmosfere da barrio tanguero al progressive, dalla ballata pop al rock, per finire al folk e alla fusion. Impreziosisce il lavoro della band il contributo di importanti artisti italiani quali Eugenio Finardi (qui impegnato in una divertente rilettura della sua La Radio); i chitarristi Beppe Gambetta, maestro del flatpickin’ e Paolo Bonfanti (bluesman tra i più apprezzati); Fabio Rinaudo dei Birkin Tree; Roberto Tiranti dei Labyrinth (gruppo di punta del metal italiano) qui in una toccante versione de La guerra di Piero e infine Francesco Bearzatti, impegnato in uno storico brano degli Area come Gioia e Rivoluzione.
A bordo della 500 gialla, simbolo e icona di quel periodo, trovano posto canzoni entrate nell’immaginario collettivo come Dio è morto, 29 settembre, E’ la pioggia che va ed autori quali Sergio Endrigo, Luigi Tenco, Pino Donaggio.
Hanno scritto
""di traccia in traccia la convinzione cresce....rock,,jazz di velluto,sonorita' su cui spira il vento dell'irlanda,fusion di giusta misura,fisarmoniche e chitarre acustiche conferiscono a ciascun pezzo una propria identita' che non tradisce le origini ma conferisce loro nuova linfa.."
"Dio e' Morto,trascinata dalla fisarmonica,si rifa' allo spirito da ballata del pezzo,accrescendone la forza delle origini"
Luciano Del Sette,Il Manifesto 21ottore 2011