OSMOSI, esordio discografico del progetto che vede riuniti FABIO MARCONI, IVO BARBIERI e ALBERTO PEDERNESCHI, si caratterizza per un materiale sonoro di marcata matrice mediterranea, con uno sguardo particolare ad Oriente e l’originale veste jazz-rock psichedelica. Un suono fluido e cangiante che si modella attorno a melodie ancestrali ed evocative e ci proietta in uno spazio senza tempo.
OSMOSI, il progetto musicale composto da Fabio Marconi, Ivo Barbieri e Alberto Pederneschi, segna il proprio esordio discografico con un cd che assume lo stesso nome: Osmosi. Un materiale sonoro di marcata matrice mediterranea, che guarda ad Oriente e con una originale veste jazz-rock psichedelica. Danzano le infinite possibilità del Tutto finché una di esse, meravigliosamente, si manifesta nella sua unicità. Incarnation è contemplazione dell’energia che si fa materia, delle intenzioni che diventano realtà, una Genesi che dà vita a Yaram Sızlar Ağrır Başım, brano ispiratoproveniente da Şanlıurfa, città del Sud Est della Turchia, al quale la chitarra fretless suonata con l’ebow conferisce un sapore visionario e astratto. Soundscape I è una voce che prende coscienza di sé esplorando lo spazio circostante, inizialmente rarefatta come nebbia fino a diventare un grido che lancia Elif Dedim Be Dedim, altro branoispirato da una melodia anatolica proveniente da Kütahya, sita nella Turchia Occidentale. La batteria suonata con le mani e le spazzole, un lungo tema alla chitarra e un riff ipnotico sul solo di basso danno a questa versione un carattere di mantra. Il carattere esoterico di Soundscape II, ottenuto con piastre sonore e gong, introduce Kırmızı Paltolu Kız, brano scritto dal pianista e compositore turco Yiğit Özatalay: una melodia densa e struggente che trova nel tema finale la liberazione tanto sospirata. Dall’incontro con Yiğit, avvenuto molti anni fa in Italia, sono nate un’intensa amicizia e una florida collaborazione.
Un breve Taksim in Fa maggiore funge da preludio per Eklil, brano del cantante e polistrumentista tunisino Dhaffer Youssef. La lunga e articolata parte scritta alla chitarra, originalmente suonata con l’oud, è finemente contrappuntata dal basso che a tratti suona come una percussione e da una batteria suonata con le mani.
Besa Shqiptare è un brano Albanese, in cui si celebra la Besa, la parola d’onore. All’inizio il ritmo lento del basso crea la tela sulla quale la batteria dipinge immagini che si susseguono sempre più veloci, fino a raggiungere il punto di non ritorno e tuffarsi nell’isteria acida di una corsa in tempo dispari.
Infine Ubiquity. La singolarità si è manifestata e ora non resta che fondersi nuovamente con il Tutto. Definitivamente persi in un luogo non luogo, in un tempo sospeso; solo pochi echi, lontani.
FABIO MARCONI / ALBERTO PEDERNESCHI / IVO BARBIERI dal Felmay Shop
Tracce
1. Incarnation 2. Yaram Sızlar Agrir Basım 3. Sounscape I 4. Elif Dedim Be Dedim 5. Soundscape II 6. Kirmizi Paltolu Kiz 7. Taksim 8. Eklil 9. Besa Shqiptare 10. Ubiquity
Musicisti
Fabio Marconi: chitarra elettrica e fretless Alberto Pederneschi: percussioni e batteria Ivo Barbieri: basso elettrico e voce
Le nostre Playlist
La nostra playlist su spotify Pre Minimalismo, minimalismo e post minimalismo, brani dal nostro catalogo curati per noi da Federico Marchesano,
PAOLO BONFANTI & MARTINO COPPO - You Were Right
from the CD "Pracina Stomp"