Nell’ambito della musica vocale indiana, il nome di Bade Ghulam Ali Khan (1902-1968) è unanimemente riconosciuto come quello di un artista che ha saputo ridare slancio e vigore alla tradizione interpretativa del Nord dell’India e che pur a molti anni di distanza dalla scomparsa continua a essere citato come uno dei punti di riferimento fondamentali. Cresciuto al gharana (“scuola”) Patiala ha rappresentato uno dei punti culminanti di tale stile, che si caratterizza per la ricerca di purezza nell’articolazione delle note e di atmosfere in cui predomina una vena romantica e sentimentale. Esperto nell’attirare a sé il pubblico, Bade Ghulam Ali Khan, pur senza rinunciare totalmente ai canoni della classicità, sapeva come rendere piacevoli le sue improvvisazioni e caricare di emotività i raga che interpretava. Delle capacità vocali di Bade Ghulam Ali Khan si narrano cose strabilianti: ad esempio, era in grado di estendere i suoi abbellimenti oltre le tre ottave; e ancora, in occasione di una esibizione, allorché venne disturbato da un prolungato fischio di una locomotiva, riuscì a interagire talmente bene con l’“intruso”, grazie alla sua calda voce baritonale, al punto che il pubblico ebbe difficoltà a distinguere se si fosse davvero trattato del rumore procurato dal passaggio di un treno. Il programma del disco prevede due raga di grande interesse, entrambi rivolti a Krishna. Nel primo, Raga Behag, Bade Ghulam Ali Khan si esibisce nel genere khayal, considerato semi-classico e meno formale ed elaborato del dhrupad (il genere sacro e classico per eccellenza). Nel secondo raga, Mishra Behag, tutta la forza interpretativa di Bade Ghulam Ali Khan si esplica nel genere thumri, altrettanto accessibile quanto il khayal, e che come quest’ultimo privilegia l’emozione del momento, il sentimento che viene fuori dalle improvvisazioni e dagli abbellimenti vocali alla stanca riproduzione delle forme indicate dalla tradizione. Un ascolto attento di questi due raga mostra in effetti come la maestria di Bade Ghulam Ali Khan risieda soprattutto nel far passare in secondo piano l’aspetto tecnico e virtuosistico a beneficio dell’espressione più pura e genuina. Altro fatto assai curioso è che nonostante il genere thumri sia incentrato su liriche che trattano di amori romantici considerati da una prospettiva eminentemente femminile, Bade Ghulam Ali Khan (nonostante il fisico imponente e i folti baffi!) ha saputo nel corso della carriera rendere alla perfezione i pensieri e i sentimenti di giovani donne innamorate. La spontaneità con la quale Bade Ghulam Ali Khan, sostenuto assai bene dalla seconda voce del figlio Munawar Ali Khan, dal sarangi di Mohammed Ahmed Banney e dalle tabla di Ghulam Ahmed e Nizamuddin Khan, affronta questi due raga è indice di un’arte pura e intensa, che soltanto i grandi innovatori si possono permettere.
BADE GHULAM ALI Khan - vocal dal Felmay Shop
Tracce
1. Raga Behag - Khayal - Vilambit in Ektaal - 28.16 2. Mishra Behag - Thumri - Tri Taal - 15.29
Musicisti
Ustad Bade Ghulam Ali Khan voce Munawar Ali Khan seconda voce Mohammad Ahmed Baney sarangi Late Ghulam AHmed tabla Nizammuddin Khan tabla
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from the CD "Pracina Stomp"