AAVV
Century XXI - France 1
Fy 7011
Newtone Records
Francia
FRANCE è un nuovo capitolo della serie CENTURY XXI, collezione di produzioni discografiche dedicate ai nuovi compositori del prossimo secolo. Iniziata tre anni fa con le prime uscite comprendenti compositori americani - fra cui Glenn Branca, Ben Neill, Carl Stone, Michael Gordon - e proseguita con due volumi dedicati ai compositori inglesi - Nyman, Fitkin, Martland, Gough, Peyton Jones ed altri - la serie prosegue oggi con un nuovo cd dedicato ai compositori francesi.
I brani, scelti da Bruno Letort, compositore e conduttore di Radio France, programmista di musica contemporanea, e da Renzo Pognant, curatore della serie, presentano una serie di nuovissimi compositori i cui interessi musicali sono assai diversi fra di loro.
Apre la raccolta un brano di LIMBORG, Caligola, che fa riferimento nelle sue fonti di ispirazione a Brian Eno e Dead Can Dance, con cui condivide sicuramente il gusto per le atmosfere sospese e misteriose. Atmosfere che ritroviamo in gran parte dei brani presentati. Fanno seguito i quattro movimenti di Suite pour quatuor à cordes (et machineries diverses) di BRUNO LETORT, dedicati rispettivamente a Glenn Branca, Astor Piazzolla, Stephane Rodesco e Wim Wenders. Momenti cantabili si alternano ad altri più sospesi, sonorità classiche a quelle elettroniche. Lo stesso quartetto, Rodesco - Letort, ci presenta brani di altri due compositori. Sécession di PHILIP LAURENT fin dal titolo richiama le atmosfere culturali di rottura della Vienna di inizio secolo, e Pièces Froides di HECTOR ZAZOU. Questa è la trascrizione, per quartetto d'archi, di brani apparsi sul CD "Chansons des mers froides". Ispirato da canti «Inuit» il brano testimonia la capacità di Zazou di fondere fra di loro sonorità e linguaggi musicali diversi (ritmi africani, melodie nordiche, strumentazioni classiche occidentali).
Altra presenza significativa quella di GILBERT ARTMAN, conosciuto come fondatore e direttore del gruppo URBAN SAX. Utopia diventata realtà, Urban Sax da quasi venti anni gira il mondo (letteralmente) con concerti, installazioni, sonorizzazioni ambientali, con la sua straordinaria formazione di sassofoni, percussioni e voci. Il brano qui presentato è ben esemplificativo della capacità evocativa di questo gruppo. Fortemente attratto dal mondo della danza e del teatro in "Papa N'yaye" MARIN FAVRE, di provenienza classica, coniuga nel suo ensemble improvvisazione e scrittura. Completano il Cd due brani di ispirazione minimalista. Uno per solo pianoforte di FREDERIC LAGNAU, "Ca va son dire"; il secondo, "Reflux", di DOMENIQUE GRIMALDI, per solo basso elettrico, ispirato dai lavori di sovraincisione di Steve Reich ma anche dalle atmosfere del rock psichedelico più classico.
Nel complesso emerge dal CD un mondo musicale molto diversificato, ricco di sfaccettature che cerca di coniugare in modo originale e significativo vari linguaggi musicali siano essi di culture lontane fra di loro (Inuit, Africa, Bali) o della stessa cultura classica, rock e jazz.