La Vuelta del Malon è il nuovo capitolo del TANGO NEGRO TRIO. Concepito dal pianista, vocalist e compositore Juan Carlos Caceres, con Carlos Buschini, contrabbasso, e Marcelo Russillo, percussioni, per ampliare la sua enciclopedica storia “alternativa” del tango, un’opera che sta costruendo senza sosta sin dal 1968, anno del suo trasloco a Parigi dalla nativa Buenos Aires.
Figura ribelle di musicista che non si accontenta della tradizione e cerca ad ogni occasione di ripulirla dalle incrostazioni fuorvianti e di farla evolvere, Caceres si ripresenta con la formazione collettiva del Tango Negro Trio. Ne fanno parte il connazionale Carlos “el tero” Buschini, che ha collaborato con i maggiori artisti latino-americani (Flaco Biondini, Luis Agudo, Gustavo Ovalles, Javier Girotto) e in numerose formazioni di spicco (Los Angeles Negros, Los Tambores del Sur, Cordoba Reunion, Horizons Quartet, World Tango Project, Cuarteto Nuevo Tango), nonché il percussionista uruguayano Marcelo Russillo, strumentista di livello che ha suonato, tra i tanti, con Julien Lourau, Norberto Pedreira, Minino Gary e il nostro Enrico Rava, oltre a vantare un continuativo legame artistico con il celebre Dino Saluzzi.
Nelle note di copertina lo stesso Caceres afferma di voler rinnovare, con La Vuelta del Malon, le tradizioni culturali ancora presenti nella regione posta all’estuario del Rio della Plata. Coerente con il programma esposto, l’incisione si apre con Que paso, brano dal piglio deciso reso trascinante dal sassofono soprano dell’ospite Javier Girotto, a riprova del fatto che il tango ha un’anima africana che va assolutamente riscoperta e tratta alla luce. Altrettanto accade con la Murga del atardeces, dove la radice popolare si mescola con le inventive strutture jazzistiche dettate dal piano di Caceres. Una particolare attenzione merita la voce di Caceres, che anche nei brani più sognanti e malinconici come Gris, risulta abrasiva e in controtendenza rispetto al contesto. No te mueras nunca (ripresa in seguito per piano solo) cita con ironia la storia di Diego Armando Maradona. Sul finale sono presenti un paio di tracce dal vivo (La casita de mis viejos e Quedate piola), registrate in Italia nel 2005. David Pecetto è il suonatore di bandoneon e fisarmonica presente a varie riprese lungo tutto l’album. La musica sanguigna, concreta e ispirata di La Vuelta del Malon permetterà a chi ancora non ne era a conoscenza di penetrare a fondo nei misteri della “faccia oscura” del tango.