Originaria dell’India del Nord, la cantante SANGEETA BANDYOPADHYAY, figlia del rinomato suonatore di tabla Sankha Chatterjee, giunge al terzo disco con l’etichetta Felmay dopo Shruti (2003, interpretazione di due romantici raga) e Bhakti (2005, dedicato ai canti devozionali bhajan).
In questo suo ultimo lavoro, intitolato Puja, ci presenta due raga appartenenti al genere khayal; il primo è un raga del tardo pomeriggio, Raga Puriya Dhanashree, ispirato al tramontare del sole e reso attraverso un canto che esprime gioia e felicità; a seguire possiamo ascoltare un raga della sera, Raga Lalita , dai toni decisamente romantici, interpretato con una velocità di esecuzione davvero strabiliante, che testimonia nel concreto la perfetta tecnica vocale di cui dispone SANGEETA. A chiudere il programma troviamo un esempio del genere bhajan, un testo lirico di grande impatto emozionale che intende descrivere la grandezza e la potenza di Rama.
La capacità artistica con cui SANGEETA, accompagnata da due veri Maestri come Murad Ali al sarangi e Sabir Khan alle tabla, interpreta i brani scelti non necessita di commenti per essere descritta. In lei virtuosismo e sentimento si fondono alla perfezione per dare vita a opere di rara bellezza. D’altro canto tale condizione non viene dal caso, perché SANGEETA, oltre a possedere doti naturali non comuni (il suo spettro vocale può raggiungere le tre ottave) ha compiuto studi musicali in ben tre gharanas (scuole) differenti, studiando inoltre con autentici maestri della disciplina: Chinmoy Lahiri (inventore di un particolare stile di interpretazione del genere khayal),, Sri Kamal Bandyopadhyay. e Ustada Munawar Ali Khan del Patiala Gharana figlio del leggendario Bade Ali Khan.
Questo insieme di elementi le consente di adattarsi con creatività tanto ai tempi lenti quanto a quelli veloci che i diversi tipi di raga impongono all’esecutore, di sviluppare linee sottili e intricate, di operare rapide variazioni ritmiche. Il suo talento e la sua preparazione l’hanno resa una delle vocalist più celebrate nel suo Paese, ma SANGEETA può vantare anche importanti presenze all’estero. In Europa e negli Usa si è infatti esibita insieme a varie formazioni di indo-jazz e ha suonato con noti musicisti quali William Parker, Peter Michael Hammel, Jocelyn B. Smith, Judy Niemack, Ramesh Weeratunga, Jean Francois Prins.
Fondamentale la presenza di due grandissimi accompagnatori. Usta Murad Ali è l’astro nascente del sarangi in India. ultimo discendente di una prestigiosa e storica famiglia di suonatori di sarangi ha uno stile che perfettamente si adata ad accompagnare il canto. Ustad Sabir Khan, figlio di Keramatullah Khan, nipote di Majid Khan, è oggi uno dei principali suonatori di tabla in India, con uno stile che fa della raffinatezza uno dei suo punti di forza.