Mi sono rimesso in cammino. Perché questa è la storia di Mater Sabina, è la tradizione della mia terra segnata da tanti percorsi, nel cuore profondo d’Italia. Qui hanno poggiato i calzari e trascinato i piedi i ciaramellari e i pastori transumanti, i cantori in ottava rima, i cantastorie girovaghi, incrociando i suoni con la voce e le melodie delle nostre donne e con il fiato di San Francesco. Io ripasso su quelle loro orme … e vado avanti. Raffaello Simeoni
Giunto al decimo titolo discografico a proprio nome, dopo oltre vent’anni di concerti e collaborazioni, Raffaello Simeoni torna nella sua terra – mai abbandonata ma mai così strettamente abbracciata. Il lavoro affronta quel che emerge dai ricordi e da una frequentazione mantenuta nel tempo con i rituali e le tradizioni della Sabina. La partenza e l’approdo sono i testi, la letteratura popolare, rivisitati e rielaborati con profondi interventi originali. I suoni e gli arrangiamenti ormai aperti dalla world music più cosciente e misurata accompagnano questi canti, lirici e sinceri, musicati da strumenti antichi (zampogne, flauti, arpa) e contemporanei (zampogna midi, batteria, sitar elettrico). In evidenza gli interventi di Hevia, di Arnaldo Vacca, dell’Isola quartet e di tanti altri compagni d’avventura – sodali e rapiti da un percorso di ricerca non solo delle radici proprie quanto di un’umanità estesa, totale e simboleggiata dal cammino di San Francesco, che in terra Sabina ha fatto risuonare i suoi passi.